Si è conclusa con successo l’iniziativa «In vetta per il dono della vita», un evento che ha visto i componenti dei gruppi comunali di Aido Bergamo scalare le vette orobiche, portando con sé la coloratissima bandiera con il logo dell’associazione. Un’iniziativa, nata due anni fa per celebrare il 50° anniversario di fondazione del Dob (Donatori organi Bergamo) e poi riproposta visti gli apprezzamenti ricevuti. La partecipazione è stata più che buona: circa 58 i gruppi, con la presenza di oltre 500 persone che hanno scalato quasi tutte le principali cime delle Orobie coprendo un’ampia gamma di difficoltà e permettendo la partecipazione sia degli escursionisti più esperti sia dei semplici appassionati.
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«Trapianto d’organi: da dove siamo partiti e dove vorremmo (forse) arrivare»: l’incontro di venerdì sera, a piazzale Alpini, per Bergamo-Scienza, ha illustrato origini, storia, problemi attuali e presumibilmente venturi, ultime frontiere e prossimi traguardi della tecnica del trapianto di organi. A parlarne, un nefrologo di fama internazionale come il bergamasco Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri e membro dell’associazione BergamoScienza; Giorgina Piccoli, del Centre Hospitalier di Le Mans; Michele Colledan, autore di più di duemila trapianti di fegato, già direttore Dipartimento trapianti al «Papa Giovanni XXIII», ora consulente all’Ospedale Pederzoli. Ha moderato Nicola Quadri, Associazione BergamoScienza.
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Un appuntamento ormai tradizionale, che da tempo si ripete con lo stesso obiettivo: fare del bene. Torna la mattina di domenica 13 ottobre (dalle 9 alle 12), in via Emilia ad Azzano San Paolo, la raccolta di lattine d’alluminio organizzata dall’Aido provinciale di Bergamo. L’attività rientra nel progetto “Ogni lattina vale”, che punta a sensibilizzare le persone sull’importanza del riciclo e, allo stesso tempo, a raccogliere fondi per sostenere i progetti educativi di Aido nelle scuole. Il ricavato della raccolta viene accantonato proprio per queste iniziative, che rappresentano un investimento nella vita e nella sensibilizzazione delle nuove generazioni.
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Daste Bergamo sarà teatro dell’iniziativa «Match it now» di Admo, evento che ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sulla donazione di midollo osseo, in programma domani. Non solo: è stata organizzata un’asta di opere d’arte in collaborazione con Laboratorio 31 Art Gallery, per raccogliere fondi in favore dell’associazione.
Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali e salute, si dice orgogliosa del patrocinio del Comune all’iniziativa: «È un tema tanto delicato quanto importante, che non è appannaggio solo dei malati e che deve essere affrontato insieme tra le istituzioni.
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Sono 369.312 i bergamaschi che hanno dato il loro consenso (tramite Comune o Aido) alla donazione di organi e tessuti su un totale di 487.812 dichiarazioni di volontà registrate (al 4 ottobre) nella nostra provincia dal Sistema informativo trapianti. Il 75,7% di sì contro 118.500 opposizioni registrate negli uffici Anagrafe dei Comuni bergamaschi all’atto di rinnovare la carta d’identità. «Dobbiamo lavorare per promuovere la cultura del dono, la maturazione di una coscienza etica che rappresenta un salto di qualità necessario e altruista» riflette Corrado Valli, vicepresidente nazionale di Aido. Perché devo
donare? «Semplicemente perché voglio che la vita continui e si riesca a dare speranza a chi si trova in un vicolo cieco – commenta Valli –. Nel dono si realizza una bellezza infinita. La prospettiva è duplice: le famiglie sono aggredite dalla sconforto della morte, ma anche sollevate da una prospettiva di vita».
Cliccare sull’immagine per leggere l’articolo a cura di Giorgio Lazzari pubblicato su L’Eco di Bergamo.